Pratolini, Vasco

(Firenze 1913 - Roma 1991), scrittore neorealista italiano. Di origini modeste, da ragazzo fece lavori umili, come l'operaio tipografo. "Autodidatta confusionario", secondo la sua definizione, coltivò presto interessi letterari orientati anche verso le letterature straniere, in particolare quella tedesca e russa. Grazie alla frequentazione con Ottone Rosai ed Elio Vittorini, collaborò a importanti riviste come "Il Bargello" e "Letteratura", dove pubblicò il racconto Prima vita di sapienza (1937). Nel 1938 diresse con Alfonso Gatto "Campo di Marte", una rivista in cui confluirono le contemporanee tendenze ermetiche della poesia. Dopo giovanili simpatie orientate verso il fascismo, con il nome di Rodolfo Casati partecipò alla Resistenza, e nel dopoguerra collaborò al "Politecnico".

La sua produzione narrativa è ampia, e comprende romanzi che hanno ottenuto importanti riconoscimenti, come Cronache di poveri amanti (1947; premio Libera stampa) e Metello (1955, premio Viareggio), ma a essere premiata dall'Accademia dei Lincei con il riconoscimento Fondazione Feltrinelli è stata tutta l'opera narrativa, molto tradotta all'estero, dalla quale vennero tratti numerosi film. Tra i romanzi più tipici della vena neorealista di Pratolini vanno ricordati Il quartiere (1944) e Le ragazze di Sanfrediano (1952), affreschi della vita popolare di Firenze.