Faraday, Michael
(Newington Butts 1791 - Hampton Court 1867), fisico e chimico britannico, noto per avere scoperto l’induzione elettromagnetica e le leggi dell’elettrolisi. Compì studi irregolari; nel 1812 frequentò un corso tenuto dal chimico Humphry Davy, del quale divenne poi assistente presso il laboratorio di chimica della Royal Institution. Le prime ricerche di Faraday si svolsero nel campo della chimica, sulle orme di Davy. Uno studio sul cloro condusse alla scoperta di due nuovi cloruri di carbonio e del benzene. Compì inoltre ricerche sulle proprietà ottiche del vetro e ottenne sperimentalmente la liquefazione di alcuni gas comuni.
Le ricerche che fecero di Faraday il più insigne scienziato sperimentale dei suoi tempi ebbero come oggetto, tuttavia, i campi dell’elettricità e del magnetismo. Nel 1821 riuscì a produrre un campo magnetico impiegando un conduttore attraversato da corrente elettrica (l’esistenza del campo magnetico era stata osservata per la prima volta nel 1819 dal fisico danese Hans Christian Oersted). Nel 1831 fece seguire a questa scoperta quella dell’induzione elettromagnetica e, nello stesso anno, dimostrò l’interazione tra correnti elettriche. Nel frattempo studiò i fenomeni dell’elettrolisi e formulò due leggi fondamentali: le quantità di elettrolita decomposte nell’elettrolisi sono proporzionali alla quantità di elettricità che ha attraversato la soluzione; per il passaggio di una stessa quantità di corrente in soluzioni di elettroliti diversi, questi vengono decomposti in quantità chimicamente equivalenti. Faraday stabilì anche il principio in base al quale sostanze dielettriche diverse possiedono capacità induttive specifiche diverse.
Nei suoi esperimenti col magnetismo, effettuò due scoperte di grande importanza. La prima fu quella dell’esistenza del diamagnetismo; la seconda, quella secondo cui un campo magnetico determina la rotazione del piano della luce polarizzata. Oltre a numerosi saggi destinati a riviste di carattere scientifico Faraday scrisse: Manipolazione chimica (1827), Ricerche sperimentali sull’elettricità (1844-1855) e Ricerche sperimentali in chimica e fisica (1859).