Radiazione di fondo
Radiazione a microonde di bassa temperatura che giunge sulla superficie terrestre, proveniente da tutte le direzioni dello spazio (Radioastronomia); è così chiamata perché forma un fondo a tutte le sorgenti radio discrete osservabili per mezzo di radiotelescopi.
Scoperta casualmente da
Arno Penzias e Robert W. Wilson nel 1965, la radiazione cosmica di fondo era già stata ipotizzata nel 1948, come conseguenza della teoria del Big Bang sull’origine dell’universo (Vedi Cosmologia). Secondo tale teoria, questa radiazione è la testimonianza fossile delle condizioni estreme che vi erano nei primi istanti che succedettero al Big Bang.La radiazione di fondo è estremamente uniforme e tutti gli strumenti più sensibili indicano che presenta caratteristiche identiche, indipendentemente dalla direzione nello spazio considerata. All’inizio degli anni Novanta, tuttavia, i dati raccolti dal satellite COBE (Cosmic Background Explorer) hanno mostrato piccoli discostamenti dall’omogeneità perfetta. I cosmologi ritengono che le lievi disomogeneità della radiazione cosmica di fondo derivino dalle regioni di non-uniformità presenti nell’universo subito dopo il Big Bang: queste regioni probabilmente servirono come "semi" per la formazione delle prime
galassie.
Questa mappa sintetizza i dati raccolti dal satellite Cosmic Background Explorer (COBE), relativi alla distribuzione della radiazione di fondo nello spazio. È questo il residuo delle intense radiazioni che invasero l'universo in conseguenza del Big bang, ora ridottesi a deboli microonde alla temperatura di circa 3 K. La zona chiara orizzontale rappresenta le emissioni calde della Via Lattea, mentre le altre macchioline testimoniano una disuniformità nella distribuzione della radiazione che equivarrebbe a quella originaria della materia, probabile causa della formazione delle galassie.