Televisione via satellite

Industria basata sulla trasmissione di programmi televisivi via satellite i cui segnali vengono ricevuti da antenne paraboliche private a sistema DTH (ovvero Direct To Home, "direttamente a casa") o a sistemi via cavo per una successiva distribuzione (televisione via cavo). Il termine è spesso usato in senso stretto anche per indicare il sistema DTH. La televisione via satellite richiede l'utilizzo di satelliti in orbite geostazionarie (a 35.880 km di altezza), con una costante posizione relativa alla superficie terrestre, in modo da essere sempre in contatto con le antenne paraboliche dell'area coperta.

Lo sviluppo della televisione via satellite è stato reso possibile dai progressi nella tecnica satellitare e di ricezione, e dal crescente desiderio di alcuni governi di liberalizzare la trasmissione e le telecomunicazioni. I primi sviluppi si sono avuti negli Stati Uniti nel corso degli anni Settanta e Ottanta, sotto forma di distribuzione di programmi via cavo. Uno dei motivi del successo del satellite fu la migliore qualità dell'immagine rispetto alle trasmissioni terrestri.

Il sistema DTH nella sua forma di Direct-Broadcast-Satellite (DBS, trasmissione diretta satellitare) partì solo nel 1994. In due anni, tuttavia, è divenuto un pericolosissimo concorrente per gli operatori via cavo, grazie al fatto che la digitalizzazione, permettendo la compressione del segnale, dà al DTH la possibilità di trasmettere fino a 175 canali. Questo successo riflette il principale vantaggio del DTH satellitare rispetto al cavo: la possibilità di coprire aree estremamente ampie a partire dal primo giorno di trasmissioni, laddove le reti via cavo sono più lente e costose.

La televisione via satellite nel mondo

In Germania, lo stato europeo più all'avanguardia nel settore dei nuovi media, nel 1995 c'erano 15.800.000 case cablate e più di 6.500.000 case con il DTH.

In Gran Bretagna il DTH iniziò a diffondersi pochi anni dopo il cavo e si affermò in breve tempo. Alla fine del 1995, 3.600.000 di case dotate di antenne paraboliche sottoscrissero l'abbonamento al canale del tycoon Rupert Murdoch, British Sky Broadcasting (BSkyB), contro 1.300.000 case cablate.

Murdoch e le reti americane hanno anche capitanato l'invasione del mercato asiatico, basata sulla convivenza di cavo e DTH. Murdoch ha lanciato la Star TV a Hong Kong, coprendo quasi tutta l'Asia, ma puntando in particolare ai grandi mercati della Cina, dell'India e dell'Estremo Oriente. Anche l'Australia ha lanciato sistemi satellitari e via cavo, mentre la Nuova Zelanda sta costruendo sistemi via cavo a supporto del tradizionale servizio televisivo multicanale a pagamento. Gli operatori occidentali hanno stabilito diverse alleanze con operatori locali in Sud Africa e nel Medio Oriente.

La forza trainante dello sviluppo della televisione via satellite si basa sui canali monografici, dedicati al cinema e allo sport. Altri tipi di canali (specializzati in spettacolo, notizie ecc.) formano abitualmente insieme a questi una rosa di servizi di base.

Sviluppi recenti

La seconda metà degli anni Novanta è dominata dal passaggio dalla trasmissione analogica a quella digitale, che permette di ricevere un numero notevolmente più elevato di canali. Questo processo sta portando alla formazione di servizi Pay-Per-View, nei quali lo spettatore paga una tariffa per ogni programma (un film, una partita di calcio, un concerto, sino alla compravendita di ogni genere di merce). Non è ancora chiaro però quanto ampia sia la domanda di questo tipo di servizi o quale sarà il mezzo che li veicolerà: il DTH, la televisione via cavo, la rete telefonica principale, oppure ancora una combinazione tra Internet e reti via cavo o telefoniche.