Mendel, Gregor Johann
(Hyncice,
Moravia
1822
-
Brno
1884),
monaco
e
biologo
moravo,
noto
per
gli
esperimenti
che
hanno
gettato
le
basi
della
moderna
teoria
dell'ereditarietà.
Nato
in
una
famiglia
contadina,
nel
1847
intraprese
la
carriera
ecclesiastica
entrando
nel
monastero
agostiniano
di
Brno.
Tra
le
altre
discipline,
approfondì
in
modo
particolare
lo
studio
dell'agricoltura
e
della
botanica.
Le
sue
ricerche
sulla
variazione,
l'ereditarietà,
e
l'evoluzione
dei
caratteri
delle
piante
di
pisello
sfociarono
nell'enunciazione
di
due
principi
generali,
oggi
conosciuti
come leggi
di
Mendel)Per
primo
introdusse
i
due
termini
dominante
e
recessivo,
riferiti
alle
modalità
di
trasmissione
e
di
espressione
dei
geni
(Vedi
Genetica).
I risultati dei suoi studi, pubblicati nel 1866, non furono compresi dai suoi contemporanei e rimasero per molti anni nell'ombra. Per questi e altri motivi nel 1870 Mendel abbandonò le sue ricerche. Nel 1900 alcuni studiosi, tra i quali il botanico olandese Hugo De Vries, confermarono le ipotesi di Mendel ripetendone gli esperimenti; tuttavia, solo negli anni Venti e Trenta l'importanza e il significato del suo lavoro vennero compresi completamente e utilizzati per spiegare fenomeni complessi, quali la variabilità genetica e i meccanismi evolutivi.